mercoledì 8 febbraio 2012

Intervista a Ian

StatusMagOnline: Troppo impegnato per riuscire a fermarsi, Ian Somerhalder ci ha rilasciato un’intervista in macchina mentre guidava per andare a lavoro nella fredda Atlanta, Georgia. Avrebbe dovuto prevederlo quando entrò a far parte di The Vampire Diaries, lo show che ha lanciato la sua carriera, in poco tempo. E’ una continua corsa, ma questo è tutto ciò che lui vuole, andare oltre i limiti per il gusto di farlo.





Sono le tre del mattino, l’ora del diavolo per qualcuno, ma per me è l’ora dedicata alla visione di show televisivi. E’ una jungla lì fuori. Ci sono le menadi, i lupi mannari e le pantere mannare di True Blood. Gli zombi di The Walking Dead. Ma è Ian Somerhalder, che interpreta il vampiro ribelle Damon Salvatore in The Vampire Diaries, con cui parlo nel cuore della notte. Ian interpreta, il vampiro nella sua vera essenza: un essere estraniato, crudele, con poteri di persuasione potenti come il veleno. Sia sullo schermo che attraverso un telefono, incanta lo stesso. Mi dice, “Aww, sei così dolce.” Provate a immaginare il sorriso sul mio volto dopo aver sentito questa cosa. Sì, modalità fangirl attivata.



Molto prima di unirsi alla famiglia dei vampiri, Ian era già conosciuto come Boone in Lost. Pensando di avere la fortuna dalla sua, dopo lo show, fece un’audizione per il ruolo di Jason Stackhouse in True Blood. Anche se è cresciuto in Louisiana, dove Bon Temps, il set di True Blood, si trova, la familiarità con la geografia non bastò a fargli avere la parte. Non biasimo Alan Ball. Per quanto un personaggio possa spingersi, Ian non incarna lo sporco Sud, piuttosto, incarna un fascino antico. Questo include la capacità di Somerhalder di farsi strada ad Hollywood con un sorrisetto ed uno sguardo che può inebetire ogni spettatore.

Già da bambino, Ian aveva la scioltezza e la parlantina di un vampiro.”Mi ricordo, che quando ero molto piccolo, ho avuto un amico immaginario di nome Ian, con cui la mia povera famiglia ha dovuto fare i conti all’incirca per un anno“, ci racconta Ian.”Ad Ian piaceva tutto quello che piaceva a me così ho chiesto a mia madre un pacchetto di gomme da masticare,e poi mi trovò un’ora più tardi con la bocca piena. E mia madre mi fa: ‘Aspetta un attimo, Ian. Pensavo che un pò fossero anche per Ian’. E io le risposi: ‘No, no. Ad Ian non piacciono queste.’[Ride] Quindi l’ho usato per fare cose di questo tipo.E’ stato in quel momento che mia madre si è resa conto che ero tagliato per fare l’attore“. E’ diventato un modello a 10 anni, ottenendo ingaggi con Calvin Klein, Dolce & Gabbana, e anche per Toys’R’ Us. “Sai, pensavo [mi sto perdendo la mia infanzia]“, dice Ian. “Ora non più. Cavalcavo lo stesso il mio cavallo. Facevo ancora sport con i miei amici. Sono stato molto, molto fortunato ad aver fatto l’esperienze che ho fatto, è stato tutto parte della mia infanzia. Questo è ciò che mi ha fatto essere ciò che sono. ”

Un’altra cosa, che se avesse avuto l’opportunità, avrebbe voluto fare, era quella di studiare storia dell’arte. “Amo l’arte. Volevo andare a NYU, ma sono finito con un ingaggio per uno show televisivo e un trasloco a Los Angeles“, dice Ian. “Si può imparare la storia dell’arte, ovviamente,anche da osservatore. Voglio dire, vado nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. Ho letto un sacco sull’arte. Vorrei solo essere riuscito a fare un corso intensivo. Mi piacerebbe imparare a dipingere. Inoltre, la musica è fondamentale per me. Non è che la so suonare molto bene, ma un sacco di miei amici (My Morning Jacket, Bright Eyes) sono musicisti eccezionalmente talentuosi e di grande successo“.

Garantito Ian potrebbe essere la “prossima nuova stella” di Hollywood, al momento si occupa della sua altra attività, la Ian Somerhalder Foundation, dove il suo team è impegnato a protegge gli animali e l’ambiente. Una volta, è andato a Capitol Hill a testimoniare davanti al Congresso per salvare le tartarughe liuto. Di recente hanno anche organizzato la loro prima raccolta fondi, una grande festa a tema “Burlesque”, alla quale Ian pensa Dita Von Teese “farebbe un baffo”. “Non volevo fare una raccolta fondi, fatta da una cena in giacca e cravatta. Volevo che fosse una festa per celebrare il dialogo“, dice Ian.

Se Ian volesse, potrebbe godere di tutti i piaceri di questo mondo, ma non ha bisogno delle cose effimere, in cui i vampiri amano indugiare, ciò che invece occupa la maggior parte del suo tempo è la recitazione, l’apprezzamento dell’arte e la raccolta fondi. E non si lamenta degli aspetti negativi del suo lavoro, come la mancanza di privacy, quello che pensa invece è che ha “il miglior lavoro di sempre.”

Gli chiedo di dare dei consigli alle persone che vogliono fare questo lavoro, e lui grida: “Non fatelo!” Ride, aggiungendo: “Ci vuole molta perseveranza e tenacia per fare questo lavoro.Le chances per lavorare sono poche. Onestamente, l’unico consiglio che potrei dare, io sono pessimo a dare consigli, è che se stai sostenendo un provino, devi farlo bene. Devi capire quello che stai dicendo, e perché lo stai dicendo. Lo devi fare e basta, penso che il modo più semplice per riuscirci, onestamente sembra come se stia facendogli pubblicità, ma James Franco, Charlize Theron, Halle Berry, lo hanno usato, sia quello di leggere il libro: Il potere dell’Attore di Ivanna Chubbuck.”

Sia che agli pseudo, frustrati e in erba attori, piaccia o meno, è così. Recitare è un lavoro duro, ma Ian ne rivela l’aspetto positivo : “impari molto su di te … a non giudicarti” dice “L’unico modo per connettersi veramente ad un personaggio, recitare una battuta o un testo in modo sentito, è quello di renderlo reale per te, devi trovare una connesione tra la tua vita e la vita di quel personaggio. Significa, che l’unico modo per rendere reale una scena è attingere alla propria esperienza, passata, presente e futura“. Una volta acquisite queste capacità, potrai provare ad ottenere qualsiasi ruolo. “Non c’è nessun ruolo da sogno…. voglio solo fare dei bei film con bravi registi e bravi attori. Mi piacerebbe essere divertente….Mi piacerebbe un dramma incredibile” dice.

Dopo circa un’ora di chiacchiere con Ian, mi sono resa conto che potrei stare per altre tre ore o anche il resto della giornata. Mi rivolgo a lui come un artista o un attore. Ma lui ribatte: “Non voglio definirmi. Mi piace semplicemente recitare” dice. Puoi odiarlo quanto vuoi, perché la tua ragazza lo adora, perché fa sembrare il tuo ragazzo Shrek, perché non ti segue su Twitter (pensa che sia ingiusto non seguire tutti i suoi 1,2 milioni di follower) – ma alla fine non puoi, perchè? Perché è orgoglioso di quello che, è bravo in quello che fa, e continuerà a farlo. Ian avverte tutti: “Non c’è niente che mi farà smettere, mai.“.Bhe proprio una battuta da Immortale.


Fonte: Lovelyesucks

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